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Nel "Don Carlos" di Verdi, la principessa Eboli maledice, melodiosamente, la propria bellezza, chiamandola "dono fatale", "dono crudele". Protagonista del romanzo è Clodia Mancuso: una bellezza popolare e "nobile" - di cui si racconta l'educazione sentimentale e l'ascesa da operaia a diva del cinema. Il destino di Clodia è plasmato - prima che dall'amore redentore - dai suoi sogni (si crede figlia bastarda di un Principe polacco) e dalle sue tante relazioni irregolari: fra cui, con il sarto d'alta moda Venturini, suo primo amante e protettore; con il giovane poeta "maledetto" Nemorino Sapio che le infonde un più alto senso di sé, coprendola di "insulti ed incenso" in deliranti versi e che le sgombrerà la via del Firmamento; con Larry Jackson, spasimante alcolizzato, figlio di un produttore cinematografico calabro-americano venuto su dal fango; e con Maiù Cipolla, bellissima donna di difficili costumi, manipolatrice di perfide trame.